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"Il fontanile"
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• Corso di armonia pop/jazz
di Amedeo Tommasi
« All'età di 10 anni ascoltavo mio padre che suonava al violino le sonate di Brahms e di Faure con un amico pianista, e quella era la mia musica preferita. Ne conoscevo tutti i segreti armonici e tutte le suggestioni. Io abitavo a Trieste a quell'epoca, ed a Trieste arrivarono gli Americani. E con loro il jazz.
Io fui subito attratto da questa musica, che era completamente differente da quella di Brahms, ma che aveva altre suggestioni armoniche, a me completamente sconosciute, ma allora non esistevano libri che insegnassero qualcosa riguardo questo tipo di musica.
Io ero particolarmente attratto dalle armonizzazioni di un pianista inglese, George Shearing. Ora questo tipo di armonizzazione e' totalmente teorizzato, ed ha delle regole facili e precise, ma all'epoca io ho dovuto sudare sette camicie per riuscire a capire il sistema che Shearing adoperava.
E, dopo circa un mese di tentativi, un bel giorno compresi di colpo tutto, e da allora ho potuto suonare in quel sistema quando volevo. Un altro grande maestro per me fu Jerry Mulligan. Jerry aveva un famoso quartetto composto da lui stesso al sax baritono,da Chet Baker alla tromba, più un contrabbasso e una batteria.
E con solo 3 voci loro riuscivano a far capire perfettamente i brani che suonavano, e anche le improvvisazioni, che erano svolte sul contrappunto dell'altro solista.
Tutte queste esperienze, unite ad un'assidua pratica al pianoforte, mi consentirono di arrivare a suonare con gli stessi idoli che io prima ammiravo nei dischi: infatti sono stato per vari anni il pianista di Chet Baker.
Quando mi capitò di insegnare ad una classe di jazz, cercai di ricordare tutte queste esperienze, e provai ad analizzare tutte le numerose strade che avevo preso per imparare e ho scelto solamente le strade più facili e redditizie da spiegare ai miei allievi.
Il mio corso si basa sulla spiegazione della musica dal punto di vista verticale, non contrappuntistico come avviene al conservatorio normalmente. Io insegno ai miei allievi ad analizzare un brano dal punto di vista armonico; a raccontarne la storia.
Per esempio se ascoltiamo la “Sonata al chiaro di luna “ di Beethoven, a nessun musicista classico verrà in mente di analizzare gli accordi del brano, man mano che lo ascolta….
C#-, C#-7,A,D,G#7,C#-,G#4/5,G#7, C#- ecc.ecc
La stessa tecnica serve per ascoltare ed analizzare un brano di musica leggera.
Il mio corso si basa sulla comprensione degli 8 accordi fondamentali che costituiscono la musica leggera moderna, e sullo sviluppo di esercizi atti a prendere conoscenza di questi accordi in tutte le tonalità e i loro rivolti.
La costruzione di accordi sulle varie scale e l'uso dei vari passaggi accordali, alcuni bellissimi, altri da evitare. Le cadenze sono una parte importantissima dei miei insegnamenti, e si analizzeranno vari tipi di sostituzioni nelle cadenze. Da notare che il jazz normalmente e' basato su sequenze di cadenze cosiddette 2 5 1, secondo, quinto, primo grado, e loro sostituzioni.
La parte più importante del mio corso e' la pratica sugli standards americani.
Non ci interessa impararli, bensì fare pratica su di essi per capire prima come avviene la loro sequenza armonica e poi come possono eventualmente essere riarmonizzati, con la sostituzione degli accordi originali con accordi differenti.. La riarmonizzaione di un brano è la parte più nobile dell'esercizio della musica, e dà all'allievo quella libertà e quell'autonomia che gli permetterà di sedersi al pianoforte e finalmente di suonare senza bisogno di leggere una partitura.
Fanno parte del mio corso numerosi esercizi di ear training, e numerosi esercizi allo strumento. Non à necessario essere pianisti per fare parte del mio corso, si può suonare con il proprio strumento, anche se devo ammettere che il pianoforte è uno strumento molto adatto per apprendere l'armonia.
Questi esercizi non proverranno mai dalla lettura di uno spartito, bensì dallo sviluppo autonomo di un'idea da me suggerita e sviluppata dall'allievo.
Al termine del mio corso un allievo dovrebbe essere in grado di avere una propria autonomia in fase di analisi musicale di un brano a lui ignoto, e questa autonomia dovrebbe consentirgli di potere suonare un brano senza avere la partitura davanti, solo con l'analisi degli accordi e della melodia del brano, unita al suo talento. »

Destinatari
I musicisti desiderosi di comprendere le leggi dell’armonia jazz e pop, a qualunque livello di cultura musicale si trovino. E’ preferita ma non indispensabile la lettura della musica ed una certa manualità col pianoforte. I corsi non sono esclusivi per pianisti: importante che ciascuno conosca un pochino il pianoforte, perché le esercitazioni pratiche si svolgono su di esso.

Come si svolgono i corsi
I corsi sono collettivi, a gruppi di 5/8 persone, e la durata di ogni esercitazione è di due ore. Le esercitazioni vengono svolte una volta a settimana. Ciascun allievo è bene che si porti un registratore portatile, perché durante l’esercitazione si dicono molte cose, e qualche volta si può dimenticare qualcosa.
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